Agenti assicurativi alla riscossa

Spesso l’agente assicurativo è associato a colui, il quale deve, a volte in maniera forzata, proporre la solita polizza RC Auto, magari telefonando in orari non proprio agevoli per chi sta dall’altra parte della cornetta. Ebbene tutto questo potrebbe essere solo un lontano ricordo, a patto che questa figura professionale sappia cogliere i segnali e le indicazioni che la fotografia del mercato di riferimento nel nostro paese offre, a partire dal dato, evidenziato dall’Ania, secondo cui gli italiani sono sotto assicurati.

Se pensiamo che in Italia ancora oggi 7 famiglie su 10 hanno solo la copertura RC Auto, appare evidente come in concreto ciò significhi che vi siano dei settori in ambito assicurativo che possono fornire nuove opportunità di business all’agente.

Facciamo qualche esempio: in Italia le polizze a garanzia dei rischi sulla casa sono meno del 40%, mentre in paesi a noi vicini come Francia o Germania la penetrazione raggiunge anche il 90-95% .

Situazione simile, se non peggiore, in ambiti come il sanitario ed il previdenziale, per non parlare delle polizze Vita di puro rischio, sottovalutate e sconosciute ai più e spesso confuse con le polizze a garanzia di un prestito o di un mutuo.

Negli ultimi 15 anni si è assistito ad un drastico calo del numero degli Agenti che sono scesi dagli oltre 23mila del 1997 a meno di 19mila del 2014, un trend che ogni anno si conferma inarrestabile, al quale si associa anche un dato anagrafico: l’età media degli agenti è di oltre 50anni. Come a dire che chi c’è , tiene duro, ma non è una professione che attrae i giovani.

Spazi per una crescita ed un cambiamento quindi ce ne sono, ma a quali condizioni?

Il cambio di marcia passa attraverso la capacità di rinnovarsi attraverso l’offerta di nuovi prodotti e la capacità di affrontare i reali bisogni dei propri clienti assicurati.

Quindi maggiore formazione, apertura alle nuove tecnologie e, perché no, uno sguardo anche agli aspetti comunicativi, commerciali e di marketing della professione.

Solo così l’agente potrà scrollarsi il ruolo di “venditore” per antonomasia e fornire alla propria clientela un servizio più completo e da vero consulente.

Insomma nonostante anni di crisi, dovuti, tra le altre cose, a nuove modalità di distribuzione, alla presenza di soggetti alternativi alla classica figura dell’agente e, ultimo ma non ultimo, al mutamento delle esigenze del cliente, si aprono nuovi scenari e nuove prospettive, basta mettersi in gioco.