Assicurazioni a protezione del mutuo: a che punto siamo?
Ottenere il mutuo, non è solo questione di lavoro, generalmente a tempo indeterminato, e di reddito. Spesso il tanto sospirato finanziamento è condizionato anche alla sottoscrizione di una polizza assicurativa a protezione dello stesso.
Fin qui nulla di male, soprattutto di questi tempi; però, stando a quanto si legge periodicamente su alcuni autorevoli organi di stampa (si veda il numero di settembre di Soldi & Diritti), la concessione del credito avviene spesso previa obbligatoria sottoscrizione di una polizza assicurativa proposta, guarda caso, dal medesimo istituto di credito concedente il mutuo. Pratica questa che, con l’entrata in vigore, nel luglio 2012, del Regolamento 40 ISVAP, ora IVASS, avrebbe dovuto essere abbandonata, per lasciare spazio a una maggiore concorrenza a favore del consumatore.
In altri termini, se le cose funzionassero, il probabile mutuatario dovrebbe avere la possibilità di scegliere liberamente, a parità di condizioni, l’assicurazione più conveniente. In questo modo troverebbero maggior spazio anche le polizze individuali che, a differenza di quelle più comuni, le collettive, sono prodotti che offrono soluzioni personalizzabili e flessibili, dove accanto alla sottoscrizione delle garanzie di base, il cliente ha la possibilità di modulare il profilo scegliendo le garanzie più adatte. Forse un anno e poco più non permette ancora di fare bilanci, ma l’aria che si respira non è delle migliori.