Assicurazioni sul mutuo, garanzie accessorie ancora più trasparenti con il decreto sulla concorrenza
Dopo l’Ivass, con la sua famosa “lettera al mercato”, adesso anche il Parlamento sembra andare nella direzione di una maggiore tutela del consumatore per quanto concerne il mercato assicurativo. È questo infatti il senso del maxi emendamento 2085-A, passato con la fiducia al Senato, sul ddl Concorrenza. Nel mirino del maxi emendamento la materia assicurativa, comprese le garanzie accessorie ovvero quelle non obbligatorie. E a proposito di polizze non obbligatorie, nella materia regolata rientrano anche le assicurazioni sul mutuo o del credito al consumo in generale.
In sintesi, concorrenza significa libertà tra le varie garanzie accessorie, senza alcun vincolo da parte dell’ente che eroga il credito.
In concreto ciò significa che banche, istituti di credito e intermediari finanziari hanno l’obbligo di accettare altre soluzioni assicurative proposte dal cliente stesso, naturalmente a parità di condizioni e coperture. Inoltre, se l’utente sottoscrive un’assicurazione sul mutuo o polizza CPI (così chiamata dagli addetti ai lavori) proposta dall’ente erogatore del finanziamento, ha diritto di recedere dal contratto stipulato entro sessanta giorni, senza che il finanziamento subisca alcuna modifica.
E sempre in termini di trasparenza, anche le provvigioni devono essere alla luce del sole, con la possibilità per l’utente di essere informato sul loro ammontare.
Insomma, un altro passo verso la trasparenza ed il rispetto delle regole in un campo dove molto spesso vengono disattese.