IDD: Una tavola rotonda piena di spunti e diversi punti di vista sulla nuova Direttiva di Distribuzione

Mettete insieme sei autorevoli relatori, moderati da un interlocutore d’esperienza su una tematica importante come quella dell’IDD, e il risultato sarà una tavola rotonda ricca di spunti e di riflessioni.

Questo è quello che è successo nel dibattito organizzato alla Convention di Afi Esca lo scorso 18 ottobre. Cominciamo dai partecipanti: Enrico Pollino, Director EMF Group in veste di conduttore, pronto a tirare le fila e stimolare il dialogo tra Pierfrancesco Basilico, Direttore Generale Afi Esca Italia; Federico Cancarini, Amministratore Unico PerTe Insurance Broker; Massimo Congiu, Presidente UNAPASS; Claudio Demozzi, Presidente SNA; Silvia Lumediluna e Luigi Viganotti, rispettivamente Responsabile Sviluppo Commerciale CGPA e Presidente ACB.

Apre il dibattito il padrone di casa, Pierfrancesco Basilico, che afferma che per Afi Esca l’impatto dell’IDD sarà più formale che sostanziale, in quanto i prodotti della Compagnia nascono sempre da un’attenta valutazione delle esigenze dei destinatari, per cui si tratterà più che altro di mettere dei paletti in termini di policy e procedure specifiche, che di certo impatteranno nei rapporti tra compagnie e reti distributive.

Per rimanere in terra d’oltralpe, Silvia Lumediluna, che rappresenta una Compagnia francese specializzata in Rc professionale per Agenti e Broker, ha espresso grande interesse per l’IDD, i cui parametri sono già tenuti in considerazione da tempo da parte di CGPA, soprattutto in un quadro di valorizzazione dell’aspetto formativo degli Intermediari, che rappresenta un elemento chiave per inquadrare al meglio questa novità. E se per Federcio Cancarini, che nella discussione porta il punto di vista dei mediatori creditizi, non si può parlare di vero impatto della normativa europea bensì di una tendenza ad una consulenza sempre più articolata da parte del mondo dell’intermediazione, Claudio Demozzi ritiene che gli Agenti in questo contesto hanno pochi margini di azione in tema di adeguamento dei prodotti, in altri termini o si dà all’agente la possibilità di fare consulenza oppure l’IDD traballa.

L’aspetto legato all’Agente monomandatario è stato affrontato da Massimo Congiu, il quale, dopo aver segnalato che l’IDD deve rappresentare un’opportunità, che si realizza attraverso una buona consulenza, ha evidenziato che con l’entrata in vigore della normativa, l’attività del monomandatario è complicata.

Quale soluzione?

Il tratto distintivo potrebbe essere quello di una consulenza, remunerata a prescindere dalla stipula della polizza, per verificare se quel determinato prodotto è adatto o meno alle necessità del cliente.

Sulle barricate invece Luigi Viganotti, secondo cui è d’obbligo un rinvio dell’entrata in vigore, al fine di fare chiarezza sull’interpretazione della normativa. Solo chiariti i punti controversi si potrà comprendere la grande opportunità che il recepimento di questo articolato legislativo porterà, primo fra tutti quello di porre l’attenzione sull’importanza e sul ruolo degli Intermediari, intesi non come venditori ma come portatori di interessi dei clienti.

In definitiva, il 2018, precisamente il 23 febbraio, è dietro l’angolo e, seppur con moderato ottimismo, permane incertezza intorno a questo argomento che sicuramente avrà un impatto di rilievo sulle reti distributive.