Intervista a Pierfrancesco Basilico, Direttore Generale Afi Esca Italia

Il 2017 è stato un anno molto significativo per la nostra Compagnia. Ecco perché ci permettiamo di chiudere “A TU per TU”, con un’intervista a Pierfrancesco Basilico, Direttore Generale Afi Esca Italia.

Che anno è stato il 2017 per Afi Esca?

L’anno che si sta chiudendo è stato sicuramente molto importante. Possiamo dire che il 2017 è stato l’anno della svolta in quanto le scelte strategiche, operate già nel 2016 con la decisione di entrare nel mercato della CQP (Cessione del Quinto della Pensione), hanno dato i loro frutti appunto nel 2017, confermando la validità delle scelte operate. Scelte che ci fanno registrare anche per quest’anno un trend di crescita a tre cifre. Ma soprattutto questo è l’anno in cui gli economics in gioco ci consentono il raggiungimento del pareggio di bilancio con un anno di anticipo su quanto previsto. Anche dal punto di vista dello staff l’anno che si chiude vede una crescita. Abbiamo introdotto la figura del Compliance Manager, a dimostrazione che in Italia si cresce e si internalizzano figure che sono state sino ad ora in outsourcing; ed abbiamo ampliato e strutturato in maniera più efficace i reparti di gestione back office e amministrativo. Insomma dopo cinque anni dal nostro arrivo in Italia, il 2017 ha confermato la bontà delle scelte fatte, in particolare i buoni risultati ottenuti nel mercato della CQP, ci hanno portato a confermare il nostro ingresso anche nel mercato della CQS (Cessione del Quinto dello Stipendio) previsto per la seconda metà del 2018.

Crescita commerciale dovuta anche a nuove iniziative per la rete. Quali?

Esattamente. Parte importante del nostro successo è anche dovuto alla conferma di uno stile ed un approccio al mercato fatto di vicinanza e supporto agli Intermediari. In particolare tramite due iniziative importanti e innovative: Afi Esca On the Road e Afi Esca Académie. Nel primo caso si è trattato di un vero e proprio road show che ha visto lo staff commerciale creare occasioni di incontro e formazione su tutto il territorio con più di 150 Intermediari coinvolti in 5 tappe. E poi Afi Esca Académie, iniziativa nata dalla volontà di supportare i nostri Intermediari, Agenti e Broker, con una formazione basata su un approccio alla vendita dei prodotti vita più strutturata e coinvolgente, direi emozionale nei confronti del cliente finale. Del resto ci teniamo a sottolineare sempre che i nostri prodotti sono per così dire “su misura” e necessitano di un’analisi attenta delle esigenze del cliente.

Quali novità per l’anno nuovo?

Per il 2018 obiettivi ancora ambiziosi, con una importante crescita nella raccolta premi, un incremento ulteriore dei partner che distribuiscono i nostri prodotti, ed il consolidamento nel mercato della cessione con il lancio, previsto indicativamente per giugno 2018, della CQS. Per il mercato dell’intermediazione classica prevediamo di crescere grazie allo studio di nuovi prodotti e la continuità di iniziative a sostegno della rete. Inoltre puntiamo a sviluppare un terzo canale, che riteniamo strategico, quello della CPI/PPI bancaria.

Guardiamo oltre: e sul 2020, possiamo azzardare previsioni?

Non possiamo parlare di azzardo, in quanto un piano per il prossimo triennio l’abbiamo già fatto ed è un piano che esprime la visione strategica a livello di Gruppo su quale dovrà essere il contributo dato dalle succursali (Italia, Belgio e Lussemburgo). La parte di competenza dell’Italia andrà a rivestire un ruolo sempre più importante. Quindi, se dovessimo sintetizzare in poche parole direi “crescita, crescita e ancora crescita!”.