La ripresa di Afi Esca Competition

Dopo aver saltato l’edizione 2020 causa pandemia, quest’anno Afi Esca ha ripreso ad organizzare la sua challenge annuale “Afi Esca Competition”, al fine di stimolare e incentivare i propri intermediari a favore di una produzione compliant e di alta qualità.

Finalmente la Compagnia ha potuto dar vita a una nuova occasione di condivisione con i propri collaboratori invitandoli a partecipare, durante il weekend del 11-12 settembre, ad un’esclusiva iniziativa in barca a vela a La Spezia.

Team building in mare aperto

L’evento, che è stato caratterizzato da un soggiorno di 2 giorni, è iniziato con un meeting di benvenuto, seguito da una tipica cena spezzina, e coronato nella giornata di domenica da una regata velica con il sostegno di skipper professionisti.

Accompagnati dai referenti Marketing e Commerciali della Compagnia, i partecipanti hanno approfittato di un itinerario esclusivo, destinato non solo a premiarli per l’impegno e il lavoro svolto, ma anche a consolidare il rapporto Compagnia-Intermediario, che da sempre è un valore chiave per Afi Esca.

La barca e l’azienda

La scelta della regata velica non è casuale: sono evidenti significative analogie tra la barca, il suo equipaggio e la vita aziendale. L’equipaggio della barca può essere paragonato al team aziendale. Senza l’equipaggio la barca non può salpare e, allo stesso modo, l’azienda non può ottenere i suoi risultati senza l’impegno e la dedizione di tutti. Inoltre, i marinai manifestano il grande orgoglio di far parte del loro equipaggio, così come nel funzionamento di un’azienda il senso di appartenenza al brand e il legame tra azienda e partner costituiscono il cuore del processo.

L’equipaggio e il team

“Siamo molto soddisfatti della perfetta riuscita di questa seconda edizione di Afi Esca Competition” queste le prime dichiarazioni di Pierfrancesco Basilico, Direttore Generale di Afi Esca Italia; il quale ha poi aggiunto:

“Grazie a questa iniziativa abbiamo potuto incontrare, dopo parecchio tempo, i nostri collaboratori in un contesto molto più informale del solito, consolidando ulteriormente il rapporto che ci lega sia professionalmente che umanamente”.